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Bruna Genovese giustifica la sua rinuncia ai mondiali di Berlino: "ho bisogno di più tempo per ritrovare la miglior condizione fisica dopo l'infortunio alle olimpiadi di Pechino".

bruna genovese

In relazione a quanto dichiarato dal d.t. della nazionale italiana, Francesco Uguagliati, in merito alla mancata partecipazione di Bruna Genovese ai Mondiali di Berlino e riportato dal sito www.fidal.it in data 23 agosto 2009, si intende precisare quanto segue. La scelta di non partecipare alla maratona dei Mondiali di Berlino è stata presa, di comune accordo con il mio allenatore Salvatore Bettiol, sulla base di considerazioni tecniche, riconducibili alla volontà di ritrovare la miglior condizione...

... dopo il delicato infortunio subito in occasione dell'Olimpiade di Pechino.

L'esito della maratona corsa in primavera a Torino ha confermato la necessità di un più lungo periodo di preparazione, finalizzato al tentativo di riacquistare il miglior stato di forma attraverso una programmazione che ben difficilmente poteva comprendere una maratona da preparare nel pieno della stagione estiva, come si sarebbe reso necessario per la prova iridata.

Dal d.t. Francesco Uguagliati mi sarei attesa qualche elemento di chiarezza in più nella valutazione della scelta di alcune maratonete italiane di non correre i Mondiali. Una maggior prudenza sarebbe invece probabilmente stata utile, al d.t. Uguagliati, al momento di esprimere un giudizio sull'attuale gerarchia della maratona italiana femminile, essendo stata io la leader nella graduatorie nazionali della specialità per quattro anni consecutivi, dal 2004 al 2007, ed essendo l'unica atleta italiana in attività ad aver corso la distanza, per tre volte, in meno di 2 ore 27'.

Mi sembra la conferma di una Federazione che non accetta una programmazione individuale, anche quando questa è ampiamente ripagata dai risultati, e valuta gli atleti sulla base della loro adesione alle indicazioni del Settore Tecnico più che non sul loro effettivo valore.

 

Bruna Genovese