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A quattro mesi dal 27 marzo, già superate le 1.300 richieste di pettorale: la crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sfiora il 40%. Adesioni anche da Brasile e Hong Kong

Treviso Marathon 2011

Treviso, 25 novembre 2010 – Treviso Marathon corre. Eccome, se corre. A quattro mesi dall’evento del 27 marzo 2011, le iscrizioni hanno già superato quota 1.300. Per quanto parziale (quattro mesi sono ancora tanti nella programmazione dell’attività di un maratoneta), il dato appare significativo: rispetto allo stesso periodo del 2009, la crescita sfiora addirittura il 40%. E a Treviso, come sempre, non sono previsti traguardi agonistici alternativi alla maratona:...

... stiamo insomma parlando esclusivamente di iscritti alla gara di 42 km. “Nella scorsa edizione – spiega il presidente della Treviso Marathon, Federico Zoppas – abbiamo raggiunto questo numero di adesioni nella seconda metà di gennaio. La crescita è dunque evidente. Il calendario podistico di primavera, nel 2011, sarà particolarmente intenso, ma siamo contenti che gli atleti stiano premiando le nostre scelte organizzative. Non ultima, quella di continuare a dedicare la nostra attenzione alla maratona, senza introdurre traguardi diversi rispetto ai 42 km”.

Da tre mesi, la Treviso Marathon è impegnata in un’intensa attività di promozione. E’ stata rafforzata la collaborazione con le associazioni podistiche presenti sul territorio trevigiano. E, nel fine settimana, nel quadro del progetto “Maratona, il turismo veneto corre”, la corsa del 27 marzo farà passerella all’Expo della Firenze Marathon, secondo appuntamento italiano per numero di partecipanti, con una grande presenza di stranieri.

A proposito di stranieri: il boom di iscritti, a quattro mesi dalla Treviso Marathon, riguarda anche gli atleti provenienti da oltre confine. Sono già 12 le nazioni rappresentate, oltre all’Italia, tra gli atleti che hanno richiesto un pettorale per la maratona 2011. E se la parte del leone la fanno austriaci e croati, è ben rappresentato anche il Nord Europa, e non mancano atleti del Brasile e addirittura di Hong Kong. Correndo, si sa, possono essere raggiunte le mete più lontane.