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Le interviste di RunnerMan.Net: Parliamo di una coppia di giovani italiani, promettenti. Un ragazzo di Pavia e una ragazza di Cesena, uno stradista emigrato sull'anello rosso di sportflex e una “pistaiola” che magari in futuro farà qualche puntatina nel fango dei cross o sull'asfalto di qualche classica...

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Stefano CUGUSI è un venticinquenne pavese, ora in forza all'Atletica Gavardo '90 (compagine bresciana) e Margherita “Maggie” MAGNANI è una ventenne cesenate nei ranghi del CUS Bologna (senza parentele con il noto allenatore). Li accomuna un “piccolo” affare di cuore: l'atletica li ha fatti incontrare e continua ad intrecciarne le strade. Proviamo a conoscerli meglio, in sette domande...

 

 

D: Maggie è mezzofondista veloce, Stefano mezzofondista prolungato. Vi incontrate sui 1500m. Qual è la somma dei vostri personali? (senza consultare gli annali, a memoria!)
Maggie: 4:19:99 nei 1500 e 2:06:88 negli 800 metri.
Stefano: 8'15".

D: Ok, non avete capito la domanda! La risposta era 8'08”54 (4.19.99 lei + 3.48.55 lui). Un bel 3000, quasi record del mondo femminile (Junxia Wang, 8.06.11, NdR)! Ora: quali sono state la più bella soddisfazione del 2009 e quella della carriera? Almeno finora...
Maggie: Ah ah ah! Messo in questo modo sembriamo veramente scarsi! Comunque per tornare alla tua domanda la più grande soddisfazione del 2009 (almeno fino ad ora) è essere tornata a buoni livelli dopo un'annata piena di problemi fisici come quella dello scorso anno. Quella della carriera? Mmmh... sinceramente non saprei... diciamo che per il momento non mi sono ancora tolta tanti sassolini dalle scarpe :) Sicuramente aver preso parte ai Campionati Europei Under23 in Ungheria due anni fa è stata una grandissima soddisfazione anche se purtroppo la mia gara non è andata come speravo.
Stefano: Il personale nei mt10000 in 30'10", non un gran tempo ma tenuto conto che su questa distanza ho avuto più problemi di testa che fisici dal 2002 (anno in cui corsi da junior in 30'16) sono soddisfatto. La più grande soddisfazione della carriera spero che debba ancora venire...

D: Sogni nel cassetto? Prima quello atletico, poi quello “umano”...
Maggie: che domande impegnate... Se ti rispondessi partecipare alle "Olimpiadi" sarei troppo scontata? Comunque, a parte tutto, mi piacerebbe riuscire a fare atletica ad alto livello e migliorarmi, poi tutto quello che verrà di conseguenza sarà senz'altro positivo. Per quello che riguarda il sogno umano al momento non nascondo che mi piacerebbe intraprendere la carriera notarile e poi sicuramente una volta raggiunta una certa stabilità, anche dal punto di vista economico, vorrei costruire una famiglia.
Stefano: nell'atletica migliorarmi sempre il più possibile, umanamente mi piacerebbe ottenere tanti successi nella vita quanti nell'atletica, a cominciare dal finire l'università... ah ah ah...

D: Avete un punto di riferimento, un idolo e/o un mito?
Maggie: Idoli e miti non direi, ma punti di riferimento tanti! Un nome su tutti? Elisa Cusma, perché è una ragazza che ha dato e darà ancora tanto all'atletica italiana. Elisa è un punto di riferimento per me perché ha saputo costruirsi a poco a poco, migliorandosi anno dopo anno e crescendo nel tempo, al contrario di altre atlete, soprattutto straniere, che già nella categorie giovanili corrono tempi stratosferici e poi arrivano spremute a livello mentale o fisico nelle categorie superiori. Oltre ad Elisa chiaramente altre atlete italiane come Elena Romagnolo o Silvia Weissteiner hanno la mia più grande ammirazione; e poi come non dimenticare le emozioni che un campione olimpico come Stefano Baldini ci ha fatto vivere?
Stefano: Armstrong, l'unico uomo senza palle ma con i coglioni!!! (il ragazzo non pecca di sincerità, NdR) Nell'atletica ho troppi punti di riferimento, praticamente tutti quelli che vanno forte, tranne la scuola marocchina del mezzofondo, a partire da El Guerrouj.

D: Il vostro peggior pregio e il vostro miglior difetto (gioco di parole puramente diplomatico)?
Maggie: il mio peggior difetto atleticamente parlando è che a volte mi manca fiducia nei miei mezzi e nelle mie possibilità; tendo a non buttarmi e adagiarmi sulle situazioni. Credo che la testa sia un po’ il mio punto debole, talvolta soffro molto le competizioni importanti, ma sto lavorando anche su questo. Il miglior pregio? Piedi reattivi ed elastici.
Stefano: Il mio miglior difetto è che mi piace troppo l'atletica: seguo tutto e tutti; a volte sarebbe meglio fregarsene e pensare solo al proprio, ma l'atletica è il top, è la regina! Il mio peggior pregio è che so tutto dell'atletica e quando qualcuno non sa lo correggo e faccio pesare la mia saccenza. Direi che sono spocchioso (confermo, NdR ;-)

D: E quelli dell'altro?
Maggie: Stefano è una persona d’oro che mette impegno e professionalità in ogni cosa che fa. Ha una struttura fisica cagionevole che negli ultimi anni l’ha frenato e non gli ha dato la possibilità di correre come sperava, ma adesso si è rimesso in piedi e se tutto va come spero, sempre incrociando le dita, presto si toglierà delle belle soddisfazioni.
Stefano: appunto la mia spocchiosità a volte emerge anche con Maggie, perché lei ne sa molto di meno di me... ah ah ah! Il suo peggior pregio sono i piedi, spingono “di maledetto” ma ca**o non mette giù i talloni neanche a 6' al mille!!!

Ora un'ultima domanda, distinta per ciascuno.

D: Ladies first: Maggie, raccontaci l'episodio del commentatore Bragagna! Come ti sei sentita?
Maggie: ah ah ah, vicenda simpatica che ha fatto sorridere le persone che mi seguivano in televisione! Il tutto si è verificato in occasione della finale oro dei CDS (settembre 2008) dove mi sono GIUSTAMENTE meritata una cazziata in diretta da parte del sopra citato commentatore perché sul traguardo dei 1500 ho perso più tempo a stoppare il mio cronometro piuttosto che pensare a correre... risultato? un terzo posto a distanza di 5 centesimi dal secondo! Chi lo sa?magari sarei comunque arrivata terza ma da allora ho cercato di evitare di prendermi il tempo in gara...

D: Ste, tu che sei un grande appassionato di storia romana, dai un consiglio a tutti partendo da un aneddoto imperiale!

Stefano: Hai presente la battaglia di Alesia? Ogni tanto devi attendere che il tuo avversario sia stremato al punto da scavarsi la fossa da solo. Questo quando tu hai ormai davvero poco da spendere e non puoi permetterti altra soluzione...

Intervista realizzata da Tito Tiberti