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Stefano dal punto di vista alimentare divide la stagione in due momenti: i meno importanti (recupero e post-gara) e i piu importanti (periodi di potenza aerobica e quelli prossimi la maratona).

stefano baldini - la dieta del maratoneta

Noi italiani siamo fortunati perché la dieta mediterranea (dieta del maratoneta) è quella che secondo me funziona meglio di tutte. Nella dieta mediterranea la principale fonte di energia deriva da prodotti vegetali. Pasta e pane sono derivati dalla trasformazione dei cereali sempre presenti sulla nostra tavola e ci riempiono il serbatoio dei carboidrati che servono per la corsa. Altra pregevole caratteristica della dieta mediterranea è l’uso di molti legumi, frutta e olio d’oliva...

... che completano la qualità proteica fornita dai cereali offrono una corretta iniezione di lipidi e di fibra alimentare. La dieta comprende anche le carni bianche e rosse, il pesce e le uova, che, in proporzioni adeguate, apportano importanti qualità nutrizionali.

 

Insomma, a grandi linee la dieta mediterranea è quella che ti permette di provare la sensazione di pancia piena assumendo meno calorie rispetto ad altre diete.

Per quanto mi riguarda, dal punto di vista alimentare, cerco di dividere la stagione in due momenti: i meno importanti, che corrispondono al recupero post-gara, e i più importanti, che sono i periodi di potenza aerobica e quelli di tipo estensivo/intensivo, gli ultimi quattro mesi prima della maratona.

Nei periodi di recupero mi concedo di tutto e infatti aumento di peso perché mi alleno meno e mangio a piacere: anche il fritto o qualche piatto particolarmente condito e un bicchiere di buon vino.

Il mio peso forma è intorno ai 60 - 62 Kg e non mi allarmo se in questo periodo aumento anche di 2 - 3 kg, visto che mi tengo sempre controllato in termini di peso e di percentuale di massa grassa (è sempre dal 4 al 6 per cento).
Nei periodi di allenamento, invece, cerco di stare molto attento a ciò che mangio e soprattutto alle quantità: mangiare bene ti permette di allenarti meglio e recuperare velocemente gli sforzi.

La prima regola è la varietà dei cibi, ottenuta alternando i diversi tipi di proteine.

La mia colazione prevede quindi due fette di prosciutto, yogurt e cereali, fette biscottate e marmellata, succo di frutta e un caffè.
A pranzo sbilancio molto sui carboidrati, quindi mangio quasi sempre un piatto di pasta o riso, verdure e frutta, e un secondo piatto non abbondante, magari prosciutto, bresaola o un po’ di parmigiano reggiano. Bevo solo acqua e un caffè a fine pasto.

La sera sbilancio invece il pasto sulle proteine: mangio un minestrone di verdure e a volte anche la pasta se mi sono allenato molto o devo farlo il giorno successivo; il secondo è il piatto più importante e lo utilizzo per assumere tutti i tipi di proteine in buona quantità. Chiudo con frutta oppure un dolce, mi piacciono molto le crostate e tutti i tipi di torte secche, lasciando perdere panna e creme varie. Bevo acqua e una birra oppure un bicchiere di vino.

Questo regime alimentare, assieme all’allenamento, mi permette di ritornare al mio peso forma e continua fino all’ultima settimana prima della maratona; in quella data tutto viene messo sotto controllo, anche la quantità, per arrivare alla gara con il serbatoio pieno di energie senza aver affaticato troppo l’apparato digerente.

 

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