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La 5° Maratonina "Città di Villafranca" si è conclusa da appena qualche ora e già, davvero, ne sento la mancanza! Abbiamo preso il via in circa 400, stamattina, dal vialone antistante il vecchio e bellissimo Castello Scaligero. Non molti, ma a volte non è il numero dei partecipanti a decretare il successo di una manifestazione. Chi, come me, si è trovato in piedi ai primi raggi del sole, ha potuto ammirare uno spettacolo di cielo, monti e luce ineguagliabile!

Già durante il breve viaggio verso la cittadina veronese, la vista nitidissima dei colli Euganei in lontananza ad Est, arrossati dal sole nascente, toglie il fiato a me ed ai miei due compagni di auto, Carlo e Giancarlo.

Rapido parcheggio dentro le mura, rapido ritiro pettorali e…via al riscaldamento. Cercando il sole, perché all'ombra il freddo è pungente! A mano a mano che si scaldano i partenti, si scalda anche l'aria. Lo sparo dello starter, alle 9 puntualissimo, ci mette in corsa con una temperatura più mite e con un cielo coì terso che si sarebbero potute contare le case lontane sui Lessini, incorniciati dalle cime delle Alpi da Vicenza a Brescia ed oltre, imbiancate dalla prima neve. Per me, correre con un simile spettacolo per gli occhi, assume un valore in più.

Mentre le gambe vanno, divento un "produttore industriale" di endorfine. Non posso non distrarmi (si fa per dire) e lasciare che gli occhi si beino di tanta naturale maestosità. Cosa si è perso chi stamane è rimasto a letto!... Siamo in corsa e allora…corriamo!

Avverto i miei compagni che farò una onesta corsa ma non di più dato anche un leggero risentimento muscolare rimediato in pista la settimana precedente. Così con Luigi e Giancarlo ci mettiamo ai 4,40/km mentre i leprotti specialisti delle mezze vanno da subito come i motorini. I lunghi rettilinei caratteristici di questa gara non fanno vedere troppi concorrenti e così, la corsa si fa meditativa.

Tanto silenzio anche nei primi km, solitamente rotti dalle battute di qualcuno che non centellina il fiato. Scorre l' abitato di Rosegaferro semideserto. Solo da un'osteria alcuni attempatissimi avventori ci guardano straniti. Li saluto a scuarciagola ed ottengo solo un lieve cenno con la "manina" da qualcuno… Via di rettilinei siamo agli 11km alla frazione Vanoni - Remelli, in territorio Di Valeggio.

Come non farsi venire in mente la Maratona del Custoza, che proprio a Valeggio inscena uno dei suoi tratti più belli? Ma la gara procede, il tempo scandito dal cronometro non è infame, la gamba non dolora più di tanto, così tengo il passo preparando mentalmente il ristoro dei 15 km, dove ho deciso, (che stratega!) avverrà l'assunzione della pozione magica in virtù della quale dal km 18 in poi dovrei volare! Intanto si attraversa la frazione di Quaderni altrettanto semideserta, ma almeno non ci sono troppe auto in giro.

Al ristoro mi faccio la famosa "bomba" (leggasi fiala di fruttosio) e fiducioso nella scienza attendo il risultato che…puntualmente arriva: dal 18° in poi sono in grado di accelerare, inizia la serie dei sorpassi e, chi senta più la contrattura alla gamba sinistra? Vado da Dio, ogni tanto faccio qualche 200 mt con un occasionale compagno che poi regolarmente molla. Certo gli specialisti sono davanti, il loro passo non è paragonabile al mio. Ma vuoi mettere la soddisfazione di poter accelerare negli ultimi km? L'ultimo lo tiro alla morte e quasi raggiungo il giovane amico Ferdinando veronese/mantovano che mi aveva superaro poco prima. Faccio il vialone finale a tutta birra e guardo il crono solo dopo il traguardo e dopo, beninteso, aver ripreso "conoscenza". 1h,34,56 !!! alla faccia degli acciacchi!

Mi accoglie il velocissimo amico Carlo già arrivato che mi fa i complimenti. Arriva anche Giancarlo con le chiavi dell'auto così ci possiamo cambiare dopo aver ritirato il simpatico pacco gara e, tenendo d'occhio i movimenti della cambusa per avere un fumante, abbondante e saporito piatto di pasta. E' fatta anche questa, con un buon crono per un quasi vecchietto, con una bella organizzazione precisa e disponìbile.

La premiazione va alle solite: partendo dalle categorie giovani, gli ultimi vengono premiati alla presenza… di se stessi più lo speaker! Sarebbe d'uopo rendere usuale l'ordine di premiazione partente dalle categorie più anziane. Tutti avrebbero così la giusta cornice di pubblico.

Per il resto la manifestazione è stata davvero soddisfacente. Peccato per la partecipazione non massiccia ma, l'essere usciti dal Circuito Verona Con la Corsa ha di certo pagato pegno. Pare che il prossimo anno si farà addirittura il percorso Maratona.

Che dire: bene per l' idea, meno bene, temo, per l'aggiungersi di un'ulteriore gara con non molti partenti. In ogni caso onore e auguri di successo ai bravi organizzatori. Se poi quella giornata potesse avere la luce, il sole e l'aria tersa di oggi, cosa potrebbe oscurare la neonata Maratona Del Trattato?

Buone corse a tutti!

Alessandro Grando Vr 05/10/2008