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30 Marzo - Treviso Marathon 2008

Quando l'anno scorso in primavera Stefano mi raccontava delle sue maratone disputate, non pensavo di riuscire a partecipare alla mia prima maratona solo dopo un anno di corsa.Il mio primo grande traguardo è stata la Treviso Marathon 2008 (1 anno e 1 mese dall'inizio attività podistica).
In occasione del 90° anniversario della fine della Grande Guerra gli organizzatori della Treviso Marathon hanno deciso tre partenze come tre sono i colori della nostra bandiera.

Le località di partenza sono state Vittorio Veneto, Vidor e Ponte di Piave, mentre l'arrivo è rimasto sempre il capoluogo trevigiano. Per onorare il Tricolore i percorsi sono stati denominati con i colori della bandiera italiana e poco prima della confluenza all'altezza di Ponte della Priula a tutti i podisti sono stati consegnati dei cappellini di colore diverso così al passaggio sul ponte si formava una bandiera tricolore virtuale cosa molto suggestiva.

 

Fine Novembre 2007 è stata la data di inizio preparazione dove ho deciso di seguire scrupolosamente una tabella di Orlando Pizzolato, "Preparazione Maratona in Tre Mesi".

Inizialmente seguire la tabella è stato traumatico perché il mio fisico non reggeva ad allenamenti così costanti ma pian piano con un po' di sacrificio, l'allenamento quotidiano intervallato da qualche giornata di riposto diventò presto una routine.

 

Non è stato facile per chi come me, con famiglia, figli piccoli e un lavoro (8 ore), trovare il tempo per allenarsi rispettando i ritmi di tabella ma, in un modo o nell'altro con tanta buona volontà e in alcuni casi sacrificio il tempo l’ho sempre trovato, ho sfruttato tanto (e tutt'ora sfrutto) la pausa pranzo avendo la fortuna di avere un bagno con doccia in ufficio e in alternativa al mattino presto (normalmente dalle 5:00 alle 6:30), prima che la mia dolce metà e i piccoli si svegliano perché poi per tutto il giorno diventa proibitivo.

E la sera? La sera è difficile... i bimbi vogliono il papà per giocare e poi è giusto condividere tutti i giorni un po' di tempo con la famiglia.

Arriva il fatidico giorno… 30 Marzo 2008.
Dopo una notte insonne alle 6:30 insieme a Stefano partiamo destinazione Treviso, sento l’adrenalina in corpo e continuo a pensare quali saranno le sensazioni e i ricordi che mi permetteranno di capire nel bene o nel male cosa sia effettivamente una maratona… “Arriverò alla fine? Mi ritirerò per crampi alle gambe? “…
Stefano che è una persona stupenda e inesorabilmente “positiva” non esita ad incoraggiarmi ricordandomi che fisicamente sono preparato e pronto per la sfida.

Arrivati a Treviso e parcheggiato l’auto prendiamo il bus-navetta che ci conduce al luogo di partenza a noi assegnato: Vidor (Vidor è un piccolo paesino che fa comune in provincia di Treviso con una popolazione di 3744 abitanti). Durante il viaggio la tensione sale e lo stato d’animo mi ricorda i momenti precedenti i compiti in classe durante gli anni di scuola.
Arrivati presso la chiesa del paese ci siamo subito cambiati in tenuta di gara e iniziato il riscaldamento, poi a 15 minuti dal via entriamo nelle gabbie di partenza, io nell’ultima essendo la mia prima maratona, Stefano è due griglie più avanti.

3..2..1…Bang!!!... La mai grande sfida è iniziata, per i primi chilometri tengo un ritmo quasi imposto dal flusso di corridiri (4:45 – 5:00 al Km) poi decido di portarmi a 4:20 4:30 al Km; poco dopo vedo Stefano, lo raggiungo e insieme decidiamo di mantenere un’andatura media di 4:45/Km con la meta di concludere la maratona sotto le 3 ore e mezza. Fino al 21 Km fila tutto liscio, il percorso è incantevole e la gente nei paesetti lungo il percorso di gara è riversa in strada per applaudire e incitare gli atleti, ci sono i gruppi musicali che suonano, le bande insomma…. una grande festa un’atmosfera idilliaca dal punto di vista dell’emotività.

Concludiamo la mezza (21.097 Km) in 01:38:11, stiamo bene e siamo contenti con la voglia di arrivare fino in fondo. Al 30° Km inizio a soffrire fisicamente, l’andatura passa ad una media di 5:00 – 5:15 a Km, approfitto quindi di prendere un po’ d’uvetta che risulta poi essere provvidenziale ai ristori.

A due chilometri dal traguardo per magia mi ritornano un po’ le energie e decido di accelerare il ritmo al fini chiudere sotto le 3 ore e 30, Stefano rimane indietro mi giro per incitarlo a bruciare le ultime energie per arrivare insieme ma mi fa cenno di andare, ecco che allora stringo i denti e comincio a volare… riesco a superare alcuni atleti che come me stanno dando il massimo di sé e passata l’ultima curva metto a fuoco il traguardo alla fine di un rettilineo di circa 200m dove ai lati dietro le transenne ci sono centinaia di persone che urlano, incitano, sventolano bandierine ti caricano di adrenalina!!! Manca pochissimo vedo il cronometro che stampa 03:28 quindi i miei pensieri sussurrano “ce l’ho fatta….!!”. Taglio il traguardo in 03:28:57, portando le mani verso il cielo in simbolo di vittoria, una vittoria personale: ho conquistato LEI, la mia prima maratona!!!