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Convinto che il pre gara abbia la sua importanza, sabato sera decido di dormire sul divano (per la felicità di mia figlia Francesca a cui cedo il posto nel lettone) ed evitare di essere coinvolto nel pasto notturno del piccolo Alessandro. Questa volta sono ben preparato e (quasi) certo di poter centrare l'obbiettivo di scendere sotto 1.24. Nella sede Fò di pe campeggia da giorni alla parete, un foglio scritto e firmato sul tempo dichiarato (1.23.59) per la mezza di Crema, che divide i soci in tifosi, e iettatori. Sono le 2.30 circa, quando nel cuore della notte vengo bruscamente svegliato da un frastuono. Nel togliere dal frigo il byberon per la creatura, l'incauta moglie urtava la pirofila colma di tiramisù (infatti mi ha fatto"tirar sù" dal divano) facendola cadere rovinosamente a terra. Un breve, ma vivace scambio d'accuse sulle responsabilità: secondo me, lei l'aveva riposta malamente, secondo lei, io, nell'estrarre un vasetto di yogurt ne avrei modificato gli equilibri, non cambia comunque la sostanza, lei se ne va col byberon, io resto con straccio e paletta. Vedere tutta quella "crema" spiaccicata a terra non è di buon auspicio. Riesco malgrado tutto a riaddormentarmi, e alle 6.45 sono in piedi. Appuntamento alle 7.15 a Zanica con "Battiato" anche lui a caccia del personale.

Tutto ben organizzato: parcheggio, consegna pettorali e borse all'interno di un parco alle porte della città, adiacente a partenza ed arrivo, bagni e docce nelle vicinanze. Solo il borsone (pacco gara) pareva in un primo momento misero e spartano, per aquisire succesivamente simpatia viste le ridotte dimensioni, consone con gli spazi liberi del mio armadio.

Prima della partenza cerco qualche compagno d'avventura ma, l'unico che conosco, Sigismondi dei Runners BG viene da un lungo infortunio e punta a 1.25/1.26.

Si parte, nei primi chilometri sono accompagnato da pessime senzasioni, entrambe le parti posteriori delle cosce sono contratte e fatico a far girar le gambe. Al 4km passo in 16.20 e decido ti aumentare il passo, le gambe finalmente cominciano a girare e nei km successivi recupero posizioni e morale. Verso l'ottavo raggiungo e supero Sigismodi che già al 2km mi era sgattaiolato via. Al 10km sono un orologio svizzero e passo in 40 netti, si tratta di limare una trentina di secondi nella seconda parte, e sto già correndo sotto il 4 da alcuni km. Corro da solo e mi pongo come obbiettivo ogni podista che mi precede. Al 13km il primo segnale, un gatto nero attraversa la strada e mentre l'atleta di fianco impreca, il felino si ferma un attimo e mi lancia un'occhiata fugace come se volesse dirmi: "tranquillo non porto sfiga" annuisco e proseguo. Effettuo diversi sorpassi (senza subirne alcuno) verso il 17km la stanchezza comicia a farsi sentire (il Garmin mi da un leggero vantaggio, la realtà impone un finale da mezzofondista ) ma sono comunque speranzoso. Il prossimo obbiettivo sono un non vedente ed il suo accompagnatore (sinceri complimenti ad entrambi), che fatico moltissimo a raggiungere e non riesco a staccare. Mi sento una m.... quando, per prendere vantaggio taglio netto una curva e punto al prossimo avversario. Sono al 19km, decido di non guardare il crono e dare comunque tutto. Davanti vedo un gruppetto, ma è irraggiungibile, solo una ragazza mi sembra stia perdendo terreno, è il mio ultimo obbiettivo, se raggiungo lei, mi dico, è fatta. L'ultimo km si snoda nel centro storico della città e l'incitamento del pubblico aiuta a superare la fatica ( negl'ultimi 2km, un giro di boa ed alcune curve a novanta spezzano ritmo e gambe) la ragazza è sempre più vicina, sono alla canna del gas, l'ho quasi raggiunta e puntuale ecco la mazzata, intravedo il display del crono 1.24.01, effetuo il sorpasso e chiudo in 1.24.19. Pochissimi secondi dopo arriva anche Sigismondi, che mi tampinava dall'8km, Battiato chiuderà in 1.37.01 stabilendo il proprio personale. Nonostante sia personale anche per me, sono profondamente deluso.

 

Crema