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Il keniano Chebet Ben Kipruto e la austriaca Eva Maria Gradwohl primi in Piazza Santa Croce a coronamento di una frizzante edizione della Firenze Marathon. Mauro Cratassa primo fra i diversamente abili. Igor Cassina e Dolcenera i testimonial della manifestazione.

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Eva Maria Gradwohl

Due finali di gara molto combattuti hanno reso avvincente, nelle rispettive categorie, il finale della 26° Firenze Marathon, ottimamente organizzata dalla omonima società, svoltasi sul classico percorso cittadino in una giornata coperta ma dalla temperatura accettabile. Partenza come di consueto dal Piazzale Michelangelo con il Sindaco Matteo Renzi starter d´eccezione e lungo defluire degli oltre 10.000 concorrenti lungo i tornanti dei viali Galileo e Buonarroti...

... verso Porta Romana. I migliori vanno subito in testa e si forma un gruppetto composto dai keniani Reuben Seroney Kosgei, l´atleta al debutto nella gara di maratona dopo il test austriaco dell´aprile scorso, Chebet Ben Kipruto, Valentin Ondego Orare, Nheny Paul Kipkemboi, l´etiope Girma Assefa Reta, e i nostri Daniele Caimmi, Danilo Goffi e Denis Curzi.

I battistrada proseguono di buona lena e in viale Colombo, 15° chilometro di gara, passano in fila indiana nello spazio di pochi decimi di secondo, da 46.00 a 48.04. Guida il gruppetto il vincitore dell´oro olimpico di Sydney 2000, Reuben Seroney Kosgei, mentre le donne seguono a breve distanza (53.47) con l´azzurra Ivana Iozzia a fare l´andatura.

La gara dei battistrada procede senza cambiamenti di ritmo e il traguardo di mezza maratona in via Mannelli vede transitare primo il keniamo Chebet Kipruto, il vincitore della maratona di Padova, in 1:04.38 davanti al connazionale Kosgei e al marocchino El Hachimi. La fiamma gialla Daniele Caimmi è ancora il migliore dei nostri e passa il quinta posizione in 1:04.39. Le donne transitano in 1:15.47 e guida ancora la gara la nostra Ivana Iozzia davanti alle etiopi Kalkidan e Tedesse, alla bionda austriaca Gradwohl e alla svedese Gavelin.

Poco prima del 25° chilometro in via Piagentina si ritira il carabiniere Denis Curzi che alla mezza maratona era transitato in 1:05.06.

Intorno al 30° chilometro la gara entra nel vivo. In testa si portano Kipruto, Kosgei e Reta, e transitano in 1:32.08. I nostri Caimmi e Goffi figurano in quinta e sesta posizione in 1:32.35 preceduti dal marocchino El Hachimi ma davanti al keniano Kipkemboi in vincitore della edizione 2007 della Firenze Marathon.

Novità anche fra le donne. L´etiope Girma Tedesse ha preso l´iniziativa e conduce la gara davanti alla Kalkidan e alla nostra Iozzia che sembra aver esaurito le sue migliori energie.
Seguono ma danno chiari segni di ripresa l´austriaca Gradwohl e la longilinea svedese Gavelin, che si mantengono a ridosso delle prime.
Gli ultimi chilometri di gara si dipanano fra due ali di pubblico plaudente e partecipante.

In testa sono rimasti Kipruto e Kosgei, mentre Reta si è staccato e precede di poco i nostri Goffi e Caimmi.
All´uscita di Piazza del Duomo, in via del Proconsolo Kipruto prende un leggero vantaggio su Kosgei che tuttavia gli rimane nella scia dando l´impressione di non aver ancora speso tutto.

Sul Lungarno della Vecchia Zecca e poi in Piazza Cavalleggeri, davanti alla imponente facciata della Biblioteca Nazionale Centrale Kosgei si avvicina pericolosamente a Kipruto che tuttavia riesce a mantenere un leggerissimo vantaggio. Un arrivo allo sprint non è fatto abituale in una maratona. I due keniani lo hanno interpretato in maniera eccellente e sulle note si "all´alba vincerò" della Turandot di Puccini si sono proiettati sul traguardo finendo nell´ordine divisi da un solo centesimo (2h11:21 contro 2h11:22).

Al terzo posto (2h12:42) è giunto il piccolo etiope Girma Reta che ha avuto ragione di un coraggioso Daniele Goffi che gli ha conteso il terzo posto fino all´ultimo chiudendo la gara in 2h12:45.

Al quinto posto è giunto un eccellente Daniele Caimmi (2h15:14) che ha saputo resistere al ritorno de marocchino El Hachimi (2h16:17). Subito dopo si sono classificati altri tre italiani: Francesco Bona dell´Aeronautica Militare (2h17:02, tempo che migliora nettamente il suo limite personale di 2h21:21), Federico Simionato, dello stesso gruppo sportivo (2h18:03) e Diego Abbatescianni della Cover Sportiva Mapei (2h19.17).

Mentre gli uomini godevano del loro trionfo, le battaglia fra le donne si sviluppava con grande intensità nelle strette vie del centro fiorentino.

Il Piazza del Duomo l´austriaca Eva Maria Gradwohl sferrava il suo attacco e debellava le residue resistenze di una spenta Girma Tedesse che veniva superata anche alla svedese Lena Gavelin.

Trionfale l´ingresso il Piazza Santa Croce della bionda austriaca (classe 1973), molto applaudita ed apprezzata per la sua avvenenza, che ha chiuso la gara in 2h35:41 (vantava un PB di 2h30:51 del 2008), davanti alla svedese Lena Gavelin (2h37:11), mentre al terzo posto si classifica una delusa Girma Tedesse in 2h37:28 appena sufficiente a difendere il podio dalla nostra Ivana Iozzia (2h37:34) rimasta lontana dal 2h34:32 con il quale aveva concluso la maratona di Padova disputata in aprile.

Premiazioni a applausi per tutti con le autorità cittadine a presenziare le consegne dei premi coadiuvate dai due testimonial della manifestazione: la deliziosa cantante Dolcenera e il ginnasta Igor Cassina, oro alle Olimpiadi di Atene 2004 alla sbarra, che ha funzionato da starter alla Ginky Family Run, la non competitiva di due chilometri che ha aperto la mattinata.
Premi e gloria miste a commozione per la premiazione dei diversamente abili che hanno concluso la loro prova prima dei maratoneti. Ha vinto in 1:19.14 Mauro Cratassa della Vitersport, davanti a Fabrizio Caselli del G.S. Unità Spinale di Firenze (1:25.11) e Massimiliano Bosi del team Pulinet (1:25.09).

Gli atleti e le atlete che hanno portato a termine la Firenze Marathon 2009 sono stati 8.220, mille in più dello scorso anno.

 

Gustavo Pallicca