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L’abbiamo già corsa per voi godendoci la bellezza del percorso. Arrivata la certificazione internazionale AIMS

Giulietta&Romeo Half Marathon

(Verona) – Un nuovo percorso, più veloce, più fluide, con meno curve e che rimanga ben impresso dei tanti podisti provenienti da tutto il mondo che verranno la prossima domenica 16 Febbraio 2014 a correre la 7a edizione della Giulietta&Romeo Half Marathon. Questa è stata mesi fa l’idea del comitato organizzatore Asd Gaac 2007 Veronamarathon per la nuova edizione della mezza maratona scaligera. Un progetto non facile conservare...

... l’arrivo nella centralissima piazza Bra ed il passaggio da brividi dentro l’Arena mantenendo tutto il percorso in città. Doveroso però trovare strade scorrevoli anche perché la gara quest’anno sarà teatro del Campionato Italiano Fidal di maratonina nonché il Campionato Regionale Veneto Fidal.

Tante prove nella notte sulle strade con poco traffico, tante idee da riportare poi alle Istituzioni locali per avere i doverosi permessi, costruire 21km non è mai semplice. Siamo orgogliosi di esserci riusciti e di aver ottenuto in questi giorni l’omologazione ufficiale da parte dell’Aims (L’associazione mondiale delle corse su strada) dopo il sopralluogo dei loro ispettori dello scorso 1 dicembre. Quindi la Giulietta&Romeo Half Marathon è nei calendari Fidal, Iaaf e Aims.

Più di così è impossibile e il certificato rilasciato parla chiaro: 21.097,5 metri, dislivello negativo 0,14 metri per chilometro, 10% del percorso la distanza tra luogo di partenza e di arrivo: rispettati tutti i criteri. Se ci fosse qualche primato mondiale o italiano alla nostra gara, (un vero sogno questo), sarebbe omologabile!

Non abbiamo resistito però, abbiamo voluto correrla e provarla per gli oltre 6mila partecipanti che si stanno ancora registrando sul sito. Ci abbiamo messo 2 ore 18’, un ritmo tranquillo per vedere tutto per bene e goderci ogni angolo di Verona. Di seguito il racconto di chi ha già indossato scarpette e canotta:

LO STADIO - “Oggi ho voluto percorrere il tracciato della Giulietta&Romeo Half Marathon del 16 febbraio 2014, un allenamento tranquillo per gustare anche le bellezze che la città di Verona offre. Partenza da Piazzale Olimpia, a fianco della tribuna sud dello Stadio Bentegodi (non ho mai capito perché chiamarle “tribuna sud” e “tribuna nord” quando le tribune sono posizionate a ovest e a est. Mah!). Costeggio il rettilineo della tribuna vip, mi immetto in via Frà Giocondo e successivamente in via Andrea Palladio; al semaforo giro a sinistra per via Albere: questo tratto è tutto pianeggiante.

Dopo 300 metri inizia una leggera salita di circa 100 metri per attraversare il canale Camuzzoni; la discesa che segue mi porta davanti alla bellissima Porta Palio, inserita nelle fortificazioni a bastione che i veneziani vollero edificare sul tracciato delle mura scaligere della città. Oltre la porta giro a destra per Circonvallazione Oriani in leggera salita; al semaforo piego a sinistra in Piazza Renato Simoni (km 2); una dolce discesa mi porta in via Scalzi, passando davanti al Carcere dove Mussolini fece rinchiudere fino all’esecuzione suo genero Galeazzo Ciano e gli altri Gerarchi. Percorro Corso Porta Palio e al semaforo a sinistra costeggio l’Adige lungo le Regaste di S. Zeno; supero Piazzale Corrubio, via Tomaso Da Vico (ideatore del personaggio del “Papà del Gnocco” e del suo Carnevale). Imbocco via Lega Veronese (km 4), transito davanti a Porta S.Zeno e, percorrendo in leggera discesa la Circonvalazione Maroncelli, mi ritrovo a Porta Palio.

Giro a destra e affronto la salita che raggiunge il ponte sul Canale Camuzzoni in senso contrario rispetto all’andata, poi giro subito a destra per via Camuzzoni (km 6) fino ad imboccare via S. Marco. All'altezza di via Don Luigi Struzzo giro a sinistra e, transitando prima sul retro del Palasport e successivamente sul rettilineo a fianco della tribuna sud della Stadio, raggiungo il punto di partenza (km 8).

CAMBIO STAFFETTA - Qui il primo frazionista della Duo Half Marathon consegnerà il “chip” al secondo frazionista. Proseguo e, arrivato al semaforo di via Palladio, giro a destra per via Albere. Dopo circa 800 metri, sempre pianeggianti, inizia un breve dislivello di 200 metri che mi immette in via Delle Coste; in piano raggiungo Piazzale XXV Aprile (km 11) dove sulla destra vedo la stazione ferroviaria di Porta Nuova. A semaforo imbocco via Andrea Palladio e al successivo semaforo, dove transito per la terza volta, giro a destra per ripercorrere via Albere, supero ancora il Canale Camuzzoni, Porta Palio, Circonvalazione Oriani, Piazza Renato Simoni, via Scalzi, da questo punto il percorso sarà sempre pianeggiante tolto l'attraversamento di quattro ponti sull'Adige che presentono leggeri cavalcavia, proseguo per Corso Porta Palio, Regaste S. Zeno (km 14), Piazza Corrubio, via Tomaso Da Vico: qui al semaforo giro a destra per il Ponte del Risorgimento (km 15), ancora a destra lungo il Lungadige Cangrande fino a Piazza Arsenale, dove posso ammirare, sulla mia destra, il Castelvecchio con il suo bellissimo ponte. Proseguo per Lungadige Campagnola e al semaforo di Piazzale Cadorna (km 16) giro a sinistra per via Quattro Novembre. All'inizio di piazza Vittorio Veneto imbocco a destra via Carlo Ederle, proseguo per via Francesco Anzani e via Nino Bixio; sulla sinistra posso ammirare il Parco intitolato a Cesare Lombroso e sullo sfondo ammirare Castel S. Pietro, il Teatro Romano e lo storico Ponte Pietra. Giro subito a sinistra per Lungadige Matteotti (km 17), ritorno in Piazzale Cadorna e, girando a sinistra, supero il Ponte della Vittoria. Dopo un breve tratto di via Diaz, girando a sinistra mi immetto in via Francesco Emilei.

L’ARENA - Qui posso ammirare la Chiesa di Sant’Eufemia, Piazzetta Monte (di Pietà), Palazzo Forti; girando a destra in via Abramo Massalongo (km 18) trovo una delle più belle chiese di Verona: la Basilica di Sant’ Anastasia. Proseguo per via Trota e intravvedo sulla destra le Arche Scaligere e, dopo il Lungadige Dardanelli, attraversando il Ponte Nuovo mi trovo davanti alla facciata della chiesa di S. Tomaso. Percorro via Interrato dell'Acqua Morta dove due secoli fa scorreva un ramo del Fiume Adige, imbocco via Carducci, via Muro Padri e via S. Nazzaro per arrivare a Porta Vescovo (km 19). Con una inversione a U imbocco via XX Settembre, supero il Ponte Navi, percorro Stradone S. Fermo, Stradone Scipione Maffei, Piazza Bra, e finalmente raggiungo l’entrata dell'Anfiteatro Arena, dove canto il trionfo dell'Aida, esco e arrivo sul Liston dove è fissato il traguardo. Stanco entro in un bar per ristorarmi. Il tempo impiegato (2 ore e 18 minuti) non è stato certamente esaltante, ma mi sono gustato fino in fondo le atmosfere e le bellezze di questa meravigliosa città”