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Con la giornata di domenica si è conclusa l'avventura iridata per i 1400 atleti juniores, provenienti da 170 nazioni, che hanno dato vita ai Mondiali under20 in Canada sulla pista dell'Università di Moncton.

federica bevilacqua

Per la nostra Federica Bevilacqua il bilancio non poteva davvero essere migliore: decima nella finale dei 5000 metri ma con in tasca l’equivalente di una medaglia d’oro europea, seppur virtuale. L'azzurrina del Cus Trieste si è infatti classificata prima tra tutte le atlete del vecchio continente, tenendo testa alla britannica Kate Avery ed alla russa Gulshat Fazlitdinova, avversarie che aveva già incontrato ai campionati mondiali di cross, a Bydgoszcz, e che all’epoca si erano...

 

 

... piazzate davanti a lei.

A stre davanti alla Bevilacqua stavolta solo le giovani gazzelle africane, dominatrici assolute della specialità, oltre a due atlete americane ed altrettante giapponesi.

Al comando rimane presto un terzetto africano che si risolve poi in una sfida a due tra l’etiope Genzebe Didaba e la keniana Mercy Cherono, già vincitrice della gara di 3000 metri in apertura dei campionati.

Sul rettilineo finale è l’atleta etiope ad avere la meglio fissando in 15’08”06 il nuovo record dei campionati ed arricchendo il già consistente medagliere di famiglia: è infatti la sorella della pluricampionessa mondiale ed olimpica Tirunesh Didaba e dell’argento olimpico Ejegayehu Didaba, oltre ad essere cugina di Derartu Tulu, anche lei campionessa mondiale ed olimpica.

Con una concorrenza di siffatte proporzioni era impensabile avvicinarsi al podio e bene ha fatto Federica a non seguire il ritmo del gruppo di testa, pur concludendo il primo chilometro a velocità molto sostenuta (3'06"6 il passaggio). La cussina è rimasta saggiamente sulla scia dell’atleta britannica, optando per il sorpasso quando la Avery ha dato qualche segno di affaticamento perdendo il contatto con le atlete che precedevano, da qui l’intento di riagganciarle e cercare di rimontare ulteriori posizioni, tentativo che si è rivelato fruttuoso pur se a prezzo di un evidente dispendio energetico. La cussina però stringe i denti e centra pienamente i due obiettivi pur ambiziosi che si era prefissata: taglia il traguardo in 16:19.60, siglando il nuovo record regionale, e si classifica prima delle europee resistendo al recupero finale della britannica (11.a) e della russa (12.a).
Non ha superato invece la fase di qualificazione l’avventura del friulano Alessandro Pedrazzoli, chiamato in azzurro per la gara dei 200 metri: quinto classificato nella sua batteria con il tempo di 21”75, purtroppo non sufficiente a passare il turno.