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La decisione di Simone di provare metodi di allenamento specifici.  


N.B. i TopRunner driblino serenamente... Qualche anno fa… mi invento di prepare una Maratona, o meglio La Maratona, perché parte proprio da Maratona. Ricordo precisamente anche la data: sette novembre duemilaquattro. Grandi preparativi quindi, considerate la relatività di Einstein; si, perché paragonandoli a questa mia nuova visione cambia tutto e, i precedenti, immediatamente perdono di valore. 

 

Ho preso una tabella, ce ne sono a centinaia; del resto non è una scienza esatta o ancora meglio non è applicabile a tutti e/o non nella stessa metodica: siam troppo diversi, e lo sono anche preparatori atletici, fisiologi, cardiologi e allenatori; quindi una miriade di variabili.

Tornando alla Maratona,  è successo che la "corsi "-e già dire che la corsi è una balla- con un infezione intestinale; potete immaginare quante tappe. Fermate? A centinaia, se avessi avuto il GPS, il grafico "scaricato" sul pc avrebbe avuto la parvenza d'un elettrocardiogramma d'un tachicardico. Forse l'ho allungata di 5 chilometri, ma nessuno lo saprà mai, arrivai comunque, ci misi  poco meno di 5 ore ma arrivai. "Feci" quindi circa 47,195 chilometri o giù di lì; ma è una storia che vi racconterò un'altra volta.

L'ho preparata a modo seguendo quasi scrupolosamente i dettami di non so bene quale profeta, sfido chiunque a dirmi il padre della sua tabella standardizzata, eccetto quelle di Pizzolato che oramai son dogmi; l'ho presa da una rivista che conosciamo ben tutti. Ha tirato fuori buone cose da me ma come vi ho già detto in quella data a poco son servite.

Comunque, tornato da Atene con l'aspetto d'una larva, mi sono iscritto immediatamente a Reggio per non buttare a mare tutto il lavoro fatto. Mancava un mese, poco più, e non avevo più  grande voglia di sacrificio, volevo solo mettere a frutto quello che  mi spettava, ed è su questo punto che poi calcherò la mano. E' andata bene diciamo, ho tirato via quasi un paio d'ore, ma l'essermi fermato  all'ultimo chilometro per crampi ai polpacci m'ha dato più che noia, diciamo così: ho invocato soggetti spirituali. 

Passato un bel po', ho partecipato ad altre manifestazioni, solo per il gusto di farlo, ma ad un certo punto, tornando velleitario, dissi: "ma se io avessi un preparatore? Spetta solo ai grandi atleti? Oh, si, un preparatore! Ma se non son nessuno". Inizio ad informarmi ed in effetti ho avuto la conferma da ragazzi del tutto normali che seguendo una preparazione specifica a loro completamente dedicata i miglioramenti ci sono stati, eccome se ci son stati. La domanda seguente è stata: "Quanto mi costerà e quanto del mio tempo dovrò impiegare?"; ed è qui che la risposta si è fatta interessante.

In buona sostanza per andar al mio così detto "best time" spendo poco più di niente e mi alleno se non meno uguale ad una comunissima tabella …. Perdonami Orlando, ma il passaggio successivo del "pocopiùchetapascione", concorderai, è questo; anzi la tecnologia e gli studi offrono già di più.

Tornando a noi, quello che più mi ha dato da pensare è che io m'alleno con un amico, tale Gianni, alto come me e che però pesa dodici chili meno di me, e altra muscolatura. Quando corriamo assieme, io lo stacco nelle ripetute e lui stacca me nelle fasi di recupero; evidentemente abbiamo caratteristiche sostanzialmente differenti, e volendo raggiungere entrambi i medesimi obbiettivi qualcosa di differente dobbiamo farlo.

Chiamo i più bravi, quelli che contribuirono a far vincere un Oro alle Olimpiadi a tale Wilfred Bunghei; sono di Bussolengo, li si posson trovare alla pista d'atletica o in una palestra lì vicino, che loro conducono in modo magistrale. M'han fatto sto test; dura dieci, dodici minuti, ti fan sudare come un cane perché devi arrivare al massimo, devi raschiare il fondo del barile, cosìcchè riescano a definire la scala valori e m'han detto che potrei andar forte …. e quindi per me son bravissimi; detta sta sciocchezza, inizierò a gennaio con qualcosa di super dedicato, di specifico. Non dovrò lavorare sulla velocità ma completamente sulla resistenza, al contrario del mio compagno. Nota negativa non c'alleniamo più assieme. Nota positiva: esperienza nuova che spero mi porti da qualche parte ……. Vi saprò dire…

 

Simone Cartom Crema