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Le braccia sono fondamentali per l'equilibrio durante la deambulazione e quindi nella corsa in genere.  

movimento delle braccia

L'azione delle braccia è condizionata dai muscoli e articolazioni che costituiscono l'arto superiore e mobilizzano la spalla, il braccio, l'avambraccio e la mano. Il movimento del corpo umano, e quindi delle braccia , è dato da un'azione sinergia di diverse muscoli che vengono messi in azione, muscoli che si contraggono (agonisti) e muscoli che si allungano (muscoli antagonisti). Ad esempio, se fletto il braccio il muscolo bicipite (anteriore del braccio) si contrae...

 

... mentre il muscolo tricipite (posteriore al braccio) si allunga per permettere un movimento regolare e controllato. Da queste breve dissertazione si capisce come il movimento delle braccia in corsa è condizionato da una serie di fattori:


Dalla posizione del capo, se il capo è troppo pronunciato in avanti creerà tensione ai muscoli posteriori e laterali del collo, la quale tensione si trasmettere alle spalle e quindi alle braccia, il tutto porterà a una non scioltezza muscolare durante la corsa con eccessivo consumo di energia;


Dalla scioltezza muscolare/articolare del cingolo scapolo/omerale
: se la parte superiore della spalla, quindi del cingolo scapolo/omerale è troppo tesa per eccessivo carico muscolare, eventualmente causato da un potenziamento (muscoli deltoidi) con i pesi in palestra, e da una scarsa elasticità, questa condizione non permetterà una corsa fluida e redditizia;


Dalla scioltezza della mani
: se quando corriamo abbiamo le mani troppo chiuse, e quindi strette si creerà tensione che si ripercuoterà sull'avambraccio e quindi sul braccio propriamente detto;


Dal posizionamento delle stesse braccia
: se le braccia sono troppo flesse verso il busto creeranno molta tensione e non agevoleranno una corsa fluida e redditizia, inoltre non si troverà un ottimo assetto di corsa naturale.


Analizzando la posizione delle braccia in corsa si può affermare che le braccia dovrebbero avere un apertura naturale dell'angolo avambraccio/braccio tenendo presente che le mani/polsi dovrebbero sfiorare le creste iliache, cioè direzione del bacino. Un apertura ulteriore dell'angolo avambraccio/braccio costituirebbe una posizione non naturale del movimento umano, allo stesso tempo un angolo avambraccio/braccio troppo chiuso creerebbe tensione alle spalle con spreco eccessivo di energia e con una corsa alquanto macchinosa e con poca scioltezza. Come abbiamo pocanzi accennato è fondamentale che tutti i muscoli che caratterizzano la parte superiore del corpo sia flessibile e poco muscolose. Avete sicuramente visto correre qualche soggetto che svolge attività in palestra con i pesi utilizzando carichi eccessivi, e nel momento in cui li vedi correre sembrano "tutto d'un pezzo", proprio perché la loro massa muscolare e la loro poca elasticità non gli permette di avere una corsa fluida e redditizia. Quindi il consiglio per un assetto corretto e redditizio delle braccia è lavorare sulla posizione corretta delle braccia non tralasciando l'elasticità delle strutture che costituiscono l'arto superiore e il busto. Bisogna ricordarsi che il nostro corpo umano è una macchina perfetta e complessa, la risultanza di numerose connessioni, di conseguenza anche il movimento della corsa è caratterizzato da un interconnessione ed equilibrio di diverse strutture anatomo/funzionale.

Buona corsa! 

Ignazio Antonacci