Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Quale allenamento scegliere il giorno prima della gara? In alcuni casi è meglio fare un giorno di riposo assoluto? Vanno inseriti gli allunghi? C'è il rischio di stancarsi? A seconda del tipo di gara che si dovrà correre bisogna cambiare il tipo di seduta? 

Stefano Baldini

Il giorno che precede la gara è spesso sottovaluto o altre volte, è visto con eccessivo timore. Quello è il momento nel quale congiungere tutto il lavoro di preparazione con la competizione. Un errore, potrebbe limitare la prestazione, è bene quindi conoscersi in profondità per evitare errori dell’ultima ora. Come impostare quindi l’ultima seduta d’allenamento prima della gara? Prima di tutto dipende dal livello e dalle caratteristiche dell’atleta.

 

Se il corridore corre tutti i giorni, può correre anche il giorno prima della competizione, in chi invece si allena a giorni alterni, può sicuramente prendere in considerazione la possibilità di non allenarsi il giorno prima della gara.

In ogni caso anche molti atleti che si allenano tutti i giorni e pure chi esegue il bi-giornaliero, preferisce riposare il giorno prima dell’evento preparato.

Una seduta classica di pre gara è costituita da 30-40 minuti di corsa leggera con l’aggiunta di qualche allungo corso in modo progressivo a media intensità.

Un’altra scelta riguarda di finire i 30-40’ in leggera progressione di ritmo. In questo caso non serve eseguire degli allunghi al termine. La fase di corsa progressiva deve durare non più di 2 km.

Alcuni atleti di buon livello eseguono il giorno prima della gara due sedute di corsa. Spezzano in pratica una seduta di lento in due fasi.

Altri atleti invece intendono come pre gara, quello inserito solo poche ore prima di essa. Nel caso la gara è prevista nel pomeriggio si attivano per circa 20 minuti la mattina; se la gara è il mattino eseguono due ore prima sempre circa 20 minuti di “pre riscaldamento”.

Ricordiamo quindi che il pre gara è l’anello di congiunzione fra l’allenamento e la competizione e si prefigge di non interrompere una catena di lavoro positiva che andrà a sfociare nella massima prestazione.

Il pre gara è una fase molto soggettiva, ogni atleta deve calibrare tutto in base ai suoi tempi fisici e mentali. C’è chi ha il timore di stancarsi anche facendo un allenamento leggerissimo, in questo caso è bene che riposi senza che a livello mentale s’insinuino dei fantasmi.


Secondo il tipo di gara che si andrà a correre bisogna cambiare le proposte di congiunzione.

Prima di gare brevi è utile mantenere la muscolatura sveglia e quindi richiamare la reattività anche il giorno precedente la gara.

Prima delle gare lunghe si può invece cercare di accendere determinati meccanismi durante la gara stessa. In ogni caso anche alla partenza di una maratona bisogna presentarsi bene, ed intendo dire evitando un recupero eccessivo negli ultimi giorni perché indurrebbe l’organismo ad impiegare diversi km per carburare bene con la conseguenza di spendere preziose energie nei primi km di gara.

In linea di massima potremmo sostenere che per gare molto veloci, quali quelle del mezzofondo, è corretto eseguire delle buone serie di allunghi nella seduta pre gara.

Per le gare di mezzofondo prolungato o di fondo è consigliato inserire un pre gara che prevede un morbido progressivo.

In pratica potremmo affermare che il pre gara è come una sorta di riscaldamento, quando l’organismo è in temperatura non ha più senso continuare, sarebbe come andare a bruciare energie senza ricevere alcun beneficio ed ostacolando un pieno recupero generale.

Alcuni top runner eseguono mille metri alla massima velocità il giorno prima della gara, in dei casi anche il giorno prima di una maratona. Questo sistema regala sicuramente gambe brillanti, ma è un dispendio d’energie secondo me poco utile.

C’è da rilevare che quando sono in programma gare in pista in giorni consecutivi, il giorno dopo aver corso la gara dei 1500 metri, troviamo atleti che corrono gli 800 o i 3000 metri al pieno della loro efficienza. Entriamo qui, però in un campo tipico del mezzofondista veloce che ha priorità differenti rispetto al corridore delle distanze medie e lunghe.

Finisco consigliando di creare pre gara personali tramite la sperimentazione in allenamento.

Nel corso degli anni, conoscendosi sempre più, sarà difficile che l’atleta esperto possa sbagliare l’ultima fase che precede la gara.

 

Massimo Santucci