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Grasso corporeo: deposito energetico o organo?


Valutare e mantenere la giusta presenza di tessuto adiposo nel corpo umano: è questa la strada del benessere. Ritenuto metabolicamente inerte ed esclusivamente deputato ad un deposito passivo di grasso, il tessuto adiposo è oggi riconosciuto funzionalmente attivo con interazioni molteplici in altri distretti dell'organismo dal momento che svolge un ruolo determinante nell'assicurare un apporto costante di energia all'organismo grazie a quelle molecole - i grassi - scelte dalla mano dell'evoluzione ...

...poichè più vantaggiose di altre dal punto di vista energetico. L'evoluzione non si è limitata a fornire l'organismo umano solo di un' adeguata riserva di energia, ma anche a dotarlo di un sistema logico di regolazione.

Le cellule del tessuto adiposo intervengono direttamente nella sintesi dei grassi, nel loro deposito e liberazione di fronte a specifici segnali ormonali e nervosi.

Questo tessuto partecipa attivamente alla regolazione del bilancio energetico dell'organismo attraverso una fitta rete di messaggi che influenzano il metabolismo di altri organi come muscoli e fegato. La leptina, molecola del tessuto adiposo, è considerata come un indicatore di grasso corporeo: la sua quantità aumenta considerevolmente negli obesi quando si riscontra una certa correlazione con la presenza di diabete.

Anche la quantità di altre sostanze prodotte dal tessuto adiposo cresce negli obesi e causa alterazioni del quadro lipidico e del metabolismo di glucosio.
Pertanto, il tessuto adiposo è un vero organo che in condizioni anormali come l'obesità produce un 'alterata quantità dei suoi segnali aprendo così la strada a forti disordini metabolici, quali il diabete e squilibri lipidici, primi responsabili dell'insorgenza di patologie cardiovascolari. Anche in uno stato di iponutrizione, come una dieta fortemente ipocalorica, il tessuto adiposo mette in atto un cattivo funzionamento di se stesso determinando effetti deleteri su tutto l'organismo. In un regime alimentare restrittivo, vi è un'alterata produzione di  neuro ormoni, e della leptina  prodotta dal tessuto adiposo, che causa un deterioramento dell'umore e perdita del controllo dei segnali di fame e sazietà.

Per tutte queste funzioni, il tessuto adiposo, può a tutti gli effetti essere considerato "organo adiposo" poiché i suoi meccanismi, e la sua quantità nell'organismo, sono puntualmente regolati da funzioni metaboliche cellulari organiche e psichiche.

In conclusione, la quantità di tessuto adiposo, ovvero di massa grassa, deve essere attentamente valutata sia in condizioni patologiche che in uno stato di buona salute compreso per chi svolge intensa attività fisica. Infatti, anche in coloro che esercitano sport con frequenza è necessario avere un buon tessuto adiposo la cui quantità deve essere sempre compresa entro certi limiti.

Sappiamo tutti, infatti, che durante un esercizio fisico prolungato è proprio il tessuto adiposo che ci permette di avere a disposizione sempre una certa quantità di energia che viene utilizzata dal nostro organismo per poter continuare lo sforzo fisico. I grassi in esso contenuti vengono utilizzati per produrre energia che viene spesa sotto forma di lavoro fisico e questo ci consente di ridurre la quantità di adipe.

Pertanto perseguire diete con il solo intento di diminuire drasticamente il tessuto adiposo anche al di sotto del proprio limite fisiologico è assolutamente incompatibile con uno stato di buona salute.

 

Dott. Vincenzo Di Giorgio - Biologo Nutrizionista